Gazzetta di Parma su iPhone e iPad: dal 1735 al 2011, l’evoluzione del più antico quotidiano d’Italia

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Uno studio condotto recentemente da Nokia dimostra come le applicazioni mobile concorrano concretamente a migliorare la vita delle persone, intese come consumatori, in ogni istante della vita quotidiana: in auto, in viaggio, a casa, ovunque. Sono diventate un vero e proprio must delle nostre abitudini giornaliere. Così come bere un caffè e… leggere la Gazzetta di Parma.

Ecco che allora non c’è da stupirsi se anche il quotidiano più antico d’Italia, la sua prima edizione fu pubblicata il 19 aprile 1735, ha deciso nel corso dell’ultimo decennio di cavalcare non solo l’onda di Internet ma anche, appunto, quella del web mobile.

Nel corso del nostro recente Web Show 2011 improntato su Social e Mobile l’intervento di Claudio Rinaldi, capo redattore e responsabile web della Gazzetta di Parma, ha portato un esempio concreto di come la tradizione possa viaggiare alla stessa velocità, supersonica, dell’evoluzione del web.

Dopo il sito Internet, realizzato come portale d’informazione, la Gazzetta è approdata sul web mobile inizialmente con un’applicazione per iPhone e successivamente con una per iPad.

La prima è nata nel maggio 2010 ed è un’applicazione gratuita, generata come trasposizione dei contenuti del sito, che ha riscosso un enorme successo: fino ad oggi si sono contati 17.000 download dell’applicazione, 600.000 pagine visitate ogni giorno oltre che 70.000 accessi ogni mese. Traino del successo sono state anche le iniziative associate all’applicazione come il CityReporter che permette a tanti lettori di immedesimarsi nel ruolo di reporter ed interagire con la redazione segnalando con un semplice clic quello che succede in città. Rinaldi assicura che non possiamo neanche immaginare quante lettere scritte manualmente e corredate di foto arrivano ogni giorno in redazione! Con l’applicazione un’abitudine manuale diventa digitale, insomma. Oltre che più comoda e veloce.

L’applicazione per iPad invece è nata nel marzo 2011, ed è a pagamento:  si stratta di uno sfogliatore vero e proprio del quotidiano e si acquista su abbonamento per un minimo di 7 giorni fino ad un massimo di 365. E’ un vero e proprio abbonamento digitale, il file è disponibile già alle 2 del mattino (quindi ben prima che il quotidiano cartaceo arrivi in edicola), ha piccole dimensioni che lo rendono scaricabile in meno di un minuto e quindi consultabile offline senza la necessità di collegarsi alla rete. Anche in questo caso si registra un vero successo: si contano ad oggi 4.000 download dell’applicazione, 800 abbonati. Per i parmigiani in vacanza, in viaggio per lavoro e quelli residenti all’estero questa applicazione è una vera comodità. Considerando anche che i dispositivi tablet sono studiati appositamente per una facile e comoda lettura.

Questo è solo uno dei tanti esempi che dimostrano come i dispositivi mobile non siano più solo degli strumenti per navigare sul web, ma vere e proprie fonti di interazione con i consumatori. Che sono i vostri potenziali clienti.

Che la Gazzetta di Parma, dalla genuinità della tradizione della piccola provincia italiana, possa essere di buon esempio per tutte quelle imprese che ancora oggi dubitano che il web, ed il web mobile in particolare, possa portare reale profitto.

Meditate gente, meditate.


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