Lunga vita alla link building: quali sono oggi le strategie vincenti

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Matt Cutts, per lungo tempo a capo della divisione anti-spam di Google, definì la link building come «sudore più creatività» ed è innegabile che occorrano sforzi non da poco, abbinati a grandi capacità di inventiva, per mettere a punto una strategia vincente. Già, ma come si fa? Per definizione la link building è la costruzione di una rete di link diretti verso il proprio sito web, ma è una convinzione ormai errata quella che “più collegamenti arrivano al mio sito, tanto meglio è”.

In passato quella di effettuare campagne a tappeto, in cui spesso la qualità dei link era considerata come un fattore secondario rispetto alla quantità, era la prassi, ma negli ultimi anni le cose vanno diversamente, poiché soprattutto con l’introduzione dell’algoritmo Penguin nel 2012 Google ha deciso di penalizzare i link di scarso valore, ottenuti da siti web di dubbia fama, frutto di palesi scambio di link o ottenuti mediante pratiche scorrette. Frecce che puntano a cerchio con scritta "Your Site"

Ed è stato così che, più o meno improvvisamente, tutti hanno iniziato a preoccuparsi dei propri backlink.

I motori di ricerca attualmente privilegiano la qualità dei backlink provenienti da siti autorevoli, costruiti sulla base di contenuti originali e curati, tali da privilegiare la creazione di collegamenti utili e informativi da condividere con chi naviga su internet e, al tempo stesso, in grado di contribuire al valore di un brand – il tutto nel modo più naturale e spontaneo possibile.

E i siti web “destinatari” di questi link non possono esimersi dall’essere essi stessi di qualità, come sottolineano chiaramente le linee guida per i webmaster di Google:

Il miglior modo per fare sì che altri siti web creino link rilevanti e di alta qualità verso il tuo sito è quello creare contenuti unici e rilevanti che possano conquistare la popolarità in modo naturale nella community di Internet. Creare buoni contenuti ripaga sempre: i link sono solitamente dei voti editoriali dati per scelta, e più utile sarà il contenuto che proponi, maggiori saranno le probabilità che qualcun altro reputi il contenuto di valore per i propri lettori, linkandolo.

Le parole di Google sulla carta sono chiare ma, all’atto pratico, torniamo alla domanda iniziale: come fare link building oggi? In rete si possono trovare suggerimenti che dicono tutto e il contrario di tutto, ed è spesso difficile, soprattutto per i non addetti ai lavori, districarsi in quella che è una vera e propria giungla di consigli, tecniche e strategie.

Due anelli di catena unitiUna cosa è certa: la link building è, ed è destinata a rimanere anche in futuro, una voce importante per chi fa SEO, croce e delizia per gli esperti che lavorano ogni giorno in questo settore. Da una buona strategia dipende il successo sui motori di ricerca, così come l’incremento del traffico organico verso il proprio sito, e questo lo sanno tutti: ma non esiste un modus operandi “perfetto” e, cosa ancor più importante, le attività che attualmente si rivelano di successo domani (forse) non lo saranno più.

Chi tuttavia pianifica le proprie strategie puntando alla creazione di contenuti e risorse che abbiano come obiettivo il fornire informazioni utili al proprio target difficilmente sbaglierà. È infatti questo il punto centrale della questione: tenere in considerazione le esigenze dei propri utenti e lettori è una strategia che ripaga sempre. E anche l’esperienza, non dimentichiamolo, rimane sempre un’ottima consigliera.

Rimanere sempre al passo coi tempi è una prerogativa fondamentale per chiunque possieda o gestisca un sito web, ma quando le ambizioni che si nutrono sono elevate, non c’è fai da te che tenga. Per questo motivo si sottolinea l’importanza di affidarsi ad esperti in materia che sappiano approntare la giusta strategia di link building e portarla avanti nel tempo in modo efficace.


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